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JANVIER

Alienato e consumato dalla vita, Janvier è un musicista francese di mezza età che vive ai margini di una metropoli dove si affastellano e confondono - nella monocromia di lamiere e cemento - le etnie, le voci, i rumori degli esclusi.

Janvier è incompatibile col mondo che lo circonda, ma sfugge alle sue dinamiche attraverso l'anonimato, l'auto-esclusione: non essere nessuno gli permette di essere libero di "attraversare" la città, di interpretarla e interagire con essa a modo suo.

Per lui la vita è altro, altrove, nei vari livelli della sua "orchestra mentale" dove a tutto corrisponde un suono. Del suo vagabondare semi-assente conserva maniacalmente solo oggetti trovati per strada o nella spazzatura, materiali di scarto che lui smonta e riassembla, trasforma e trasfigura, reinterpreta e modella con fare alchemico fino a farli rinascere sotto forma di aggeggi e diavolerie elettroniche in grado di produrre suoni, rumori e fruscii che lui sapientemente accosta e compone dando vita alla "sua" musica.

Una musica di confine che nasce nella follia di un un isolamento necessario: è nella sperimentazione sonora che il protagonista ricerca e crea una forma estrema di sopravvivenza, di autenticità, e si fa interprete di un tempo che fluisce lento e solitario con le sue armonie che si distruggono nel momento stesso in cui vengono create, che si creano nel momento stesso in cui Janvier, per amore della libertà, si distrugge.

 

 

Note di produzione

Cortometraggio di fiction pensato e scritto intorno all?universo della sperimentazione musicale nella sua vertente più intimista: il protagonista, Janvier, è un personaggio inventato che, in un singolare processo di commistione e astrazione, crea strumenti ex-novo attraverso cui compone e esegue la propria musica in controtendenza alle logiche e alle dinamiche classiche di produzione, per pura necessità espressiva.

Il progetto Janvier viene alla luce da un?idea maturata all?interno del sodalizio artistico tra Pier Paolo Patti e i Retina.it, collaborazione duratura che nel corso degli anni ha prodotto videoclip, film d?arte e performance che hanno battuto i terreni dei maggiori festival di arte e musica elettronica. Janvier è una riflessione approfondita sull?arte di sperimentare nuove sonorità e sulle modalità di esecuzione della musica elettronica improvvisata; i materiali accumulati e le competenze acquisite negli anni dal duo partenopeo lasciano intravedere orizzonti di lavoro vastissimi.
Il cortometraggio nasce in un momento puramente musicale: una performance live eseguita dai Retina.it con un set composto da vecchie macchine e moduli auto-costruiti ricavati da materiale di risulta e reinterpretati con sapienza e padronanza.

Le ispirazioni affondano le proprie radici in un humus culturale - sia musicale che cinematografico - che fa riferimento alla scena artistica di ricerca, dalle primordiali sperimentazioni linguistiche degli anni 50/60/70, ovvero quei movimenti avanguardisti a cui tutti in seguito faranno riferimento, fino ad arrivare all?industrial degli anni 80/90 e al concettuale del nuovo millennio.
Nella sceneggiatura sono presenti riferimenti culturali attinti dal Manifesto Futurista di Russolo del 1922.

L'esperienza e la passione per il mondo dei linguaggi sperimentali, partendo dall?esigenza artistica di creare immagini plasmando i suoni, sono i cardini dell?estro creativo del regista. Una peculiarità lavorativa attraverso cui Pier Paolo Patti trasforma tutto ciò che è improvvisazione e ricerca in un mondo immaginifico dentro il quale è necessario perdersi. Solo così, col supporto di una storia di pura fantasia, diventa possibile esplorare la polifonia dei mondi reali.
La fotografia del film è un bianco e nero molto contrastato, in riferimento ad una composizione musicale senza orpelli, essenziale, asciutta, fatta eccezione per alcune scene dove il colore invece assume un importanza narrativa, un?uscita dal binario, un incidente.
La lingua del protagonista è il francese che si mescola alle lingue diverse degli altri interpreti (cinese, spagnolo, inglese, italiano), dando vita ad una contaminazione continua di lingue e culture, a voler creare un parallelo tra l?evoluzione della lingua e della musica, un miscelarsi incessante che nei secoli di storia ha prodotto espressioni nuove, creole.

 

 

 

Pier Paolo Patti (regia)
Artista eclettico e professionista della macchina da presa, Pier Paolo Patti opera da oltre dieci anni nel settore della produzione audiovisiva e della video-arte. 
Nel corso della sua carriera, caratterizzata da un evolversi continuo di sperimentazione e ricerca di nuovi linguaggi, ha presentato le sue opere video in esposizioni personali e collettive sul territorio nazionale e all'estero, partecipando a rinomati festival di audiovisivi e di arti elettroniche.
Autore di videoclip musicali, cortometraggi, documentari, video scenografie per performance, animazioni e videoinstallazioni, Pier Paolo Patti vanta la collaborazione con artisti e musicisti di fama internazionale. Oggetto della riflessione personale del regista è il dissidio esistenziale: con un'espressione metaforicamente estrema, violenta, emotivamente ed intellettualmente provocatoria, l'artista trasforma la materia concettuale della sua opera in indagine delle diverse forme di violazione, abuso e sopraffazione che caratterizzano le società contemporanee.
Nel 2002 fonda insieme a Stefano Cormino il marchio di produzione Mastofabbro, sinonimo di creazioni indipendenti e sperimentali, una solida realtà ormai affermata sul territorio nazionale.
Pier Paolo Patti è presente in cataloghi d'arte e in saggi sui nuovi linguaggi con testi di: Raffaella Barbato, Massimo Bignardi, Franco Cipriano, Marco di Capua, Tiziana Di Caro, Chiara Gelato, Giuseppe Limoni,  Carla Rossetti, Stefano Taccone, Giacomo Verde, Stefania Zuliani.

 

Retina.it (musiche e suono)
Retina.it, ovvero Lino Monaco e Nicola Buono, è un duo fondato nella seconda metà degli anni '90 alle pendici del Vesuvio che affonda le sue origini nel panorama techno e new wave degli anni '80.
Presente sulla scena musicale elettronica nazionale e internazionale da oltre vent'anni, Retina.it sin dagli esordi ha esplorato a fondo lo studio di nuove soluzioni sonore sfruttando le potenzialità dei synth analogici. Mediante un uso indifferenziato di sonorità ricavate da synth modulari e digitali, dalla registrazione di suoni prodotti dagli oggetti o dalle vibrazioni degli ambienti, Retina.it si spinge nella continua ricerca di una propria identità sonora.
La musica del duo pompeiano ha incantato e convinto diverse etichette discografiche come Hefty records (Us), Mousikelab (It), Flatmate/Storung (Es) e Glacial Movements (It).
Retina.it ha inoltre collaborato con diverse personalita' del mondo della musica e delle arti visive e performative, come ad esempio John Hughes, Marco Messina, Claudio Sinatti, Gabriella Cerritelli, Pier Paolo Patti, Giorgio Li Calzi , Red Sector A.
Retina.it ha inoltre condiviso il palco con diversi artisti internazionali tra cui Kraftwerk, Plaid, Alva Noto, Rechenzentrum, Pole, Apparat, Matmos, Telefon tel aviv, Ikue Mori & Zeena Parkins , Kim Cascone , Kangding Ray , Mika Vainio Aoki Takamasa, e moltissimi altri.

 

Asférico (musiche)
Alex Gamez è laureato in "Optics and Optometry" presso l'Universitat Politècnica de Catalunya. Sin dal 1995 si occupa di musica sotto vari aspetti, dal DJ-ing alla produzione. Sound artist e sound designer, attualmente produce con il nome d'arte Asférico, proposta che emerge dall'esigenza dell'artista di creare e sperimentare senza perdere mai di vista il "groove". Nel gennaio del 2006 fonda Störung, Label che si concentra sulla musica e sulle arti visive elettroniche sperimentali. Cura assiduamente questo progetto, che ha come scopo primario promuovere e supportare un'ampia gamma di tendenze nel campo della musica elettronica, organizzando performances live, programmi radiofonici e releases, per consentire al pubblico di fruire a pieno titolo dell'espandersi di queste tedenze musicali ed artistiche. Successivamente all'inizio della sua collaborazione con Kim Cascone, sviluppatasi nel 2008, viene coinvolto come produttore nel progetto Hydrophonia nel 2010, operando principalmente a Barcellona. E' inoltre manager di FlatMate Music, una sub-etichetta di Störung.

 

Matter (musiche)
Matter è un progetto di Fabrizio Matrone (Heidseck, Fm chloroform).
Il progetto prende vita nel 1999, la fase embrionale prevede l'utilizzo di chitarre che abusando di echi, riverberi e delays che danno vita a stratificazioni di feedback e drones. Le composizioni sono per lo più lunghe sessions registrate in presa diretta per mezzo di microfoni collegati ad un 4 piste, in modo da sfruttare i ritardi indotti sul nastro. Il risultato è un sound oscuro ed allucinato che trae spunto tanto dalla psicadelia che dall'elettronica più estrema e sperimentale. Nel 2003 viene alla luce "The Null Creator", rilasciato in tiratura limitata dalla "Nectanebo" in formato cd r, il sound abbandona le chitarre e diventa ancora più oscuro, sotterraneo, con rimandi alla prima ondata industrial. Dopo diversi anni dedicati al progetto elettronico rhythmic noise sperimentale "Matter", Fabrizio Matrone nel 2011 riprende il progetto Heidseck con un'uscita in freedownload per sine3pm (www.sinewaves.it), e apre l'unica data italiana di TAGC, il 3 Settembre 2011 insieme a Tez e Retina.it. Nel 2012 partecipa insieme al video filmmaker Pier Paolo Patti con un progetto audio/video alla settima edizione di Storung festival.

 

Cast

Con: Didier Daimonax e Alicja Ziolko | Regia: Pier Paolo Patti
Aiuto regia: Stefano Cormino
Sceneggiatura: Emanuele De Amicis | Pier Paolo Patti
Produttore esecutivo: Nino Somma
Fotografia: Salvatore Zerbo
Suono: Retina.it | Musiche: Retina.it | Asférico | Matter
Editing: Stefano Cormino | Scenario: Ciro Vitale, Mario Paolucci
Animazioni 3d: Andrea Paduano | Colorista: Mauro Vicentini
Traking: Giuseppe De Michele | Responsabile di produzione: Adriano Foraggio | Fonico di presa diretta: Ignazio Velucci

Cooprodotto da:
Franco Cipriano, Nunzia Ciriello Francesco Cormino, Corrado Mercurali, Filippo Morena

Produzione: Mastofabbro

Crowdfunding: Produzioni dal basso

 

 

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